Con l’introduzione del nuovo modello CPB 2024/2025, approvato con il provvedimento n. 68629/2024, l’Agenzia delle Entrate ha individuato le modalità e i dati da comunicare telematicamente ai fini dell’accesso al concordato preventivo biennale, in attuazione di quanto previsto dall’art. 8 comma 2 del DLgs. 13/2024.
Il modello in esame dovrà essere presentato: congiuntamente al modello ISA, in sede di dichiarazione dei redditi (modello REDDITI 2024); solo se il contribuente, avendone i requisiti, intende aderire al concordato preventivo biennale per i periodi di imposta 2024 e 2025.
Tale modalità di accesso è riservata ai soggetti che applicano gli ISA 2024; i contribuenti in regime forfetario, infatti, potranno accettare il reddito proposto dall’Agenzia delle Entrate direttamente con il modello REDDITI 2024, attraverso la compilazione della nuova sezione VI inserita all’interno del quadro LM.
Il modello CPB si compone del solo quadro P, diviso a sua volta in quattro sezioni, dedicate: alla dichiarazione, da parte del contribuente, del possesso dei requisiti necessari ai fini dell’accesso al concordato preventivo biennale 2024 e 2025; all’indicazione dei dati richiesti ai fini dell’elaborazione della proposta; agli importi proposti dall’Agenzia delle Entrate, per i periodi di imposta 2024 e 2025, relativamente al reddito ai fini delle imposte dirette e al valore della produzione netta ai fini IRAP; all’accettazione della proposta da parte del contribuente.
In merito ai requisiti di accesso, il contribuente dovrà dichiarare, separatamente e attraverso la barratura delle relative caselle, l’assenza di debiti tributari con riferimento al 2023 (o l’estinzione di quelli superiori a 5.000 euro) e l’assenza delle cause di esclusione di cui all’art. 11 del DLgs. 13/2024.
Si ricorda che, secondo tale disposizione, non possono accedere al concordato preventivo biennale 2024-2025 i contribuenti: che hanno omesso la presentazione delle dichiarazioni dei redditi relative ad almeno uno dei periodi di imposta 2021, 2022 e 2023; condannati per uno dei reati tributari di cui al DLgs. 74/2000 o per i reati di false comunicazioni sociali, riciclaggio, autoriciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita commessi nei periodi di imposta 2021, 2022 e 2023.
Nella sezione “Dati contabili” del quadro P, composta dai righi P04 e P05, i contribuenti dovranno indicare il reddito di impresa o di lavoro autonomo e il valore della produzione netta relativi al periodo di imposta 2023.
Le istruzioni alla compilazione del modello CPB 2024/2025 segnalano che tali importi dovranno essere indicati senza considerare: per quanto riguarda il reddito d’impresa, le plusvalenze realizzate di cui agli artt. 58, 86 e 87 del TUIR, le sopravvenienze attive di cui all’art. 88 del TUIR, le minusvalenze e sopravvenienze passive di cui all’art. 101 del TUIR, i redditi o quote di redditi relativi a partecipazioni in soggetti di cui all’art. 5 del TUIR, o a un GEIE, ovvero in società ed enti di cui all’art. 73 comma 1 del TUIR; per quanto riguarda il reddito di lavoro autonomo, le plusvalenze e le minusvalenze di cui all’art. 54 commi 1-bis e 1-bis.1 del TUIR e i redditi o le quote di redditi relativi a partecipazioni in soggetti di cui all’art. 5 del TUIR; per quanto riguarda il valore della produzione netta, le plusvalenze e le sopravvenienze attive, e le minusvalenze e sopravvenienze passive.
I contribuenti interessati dovranno determinare autonomamente il reddito relativo al periodo di imposta 2023 rilevante ai fini del concordato preventivo biennale, operando le opportune variazioni al reddito emergente, per quanto riguarda le imposte sui redditi, dai quadri RE, RF o RG del modello REDDITI 2024; l’importo risultante da tale operazione sarà quello su cui si baserà il calcolo del reddito concordato.
I sopra citati elementi relativi al periodo di imposta 2023 non vengono quindi considerati ai fini della determinazione del reddito concordato 2024-2025; le plusvalenze, minusvalenze, ecc. realizzate nei periodi di imposta 2024-2025 determineranno tuttavia una corrispondente variazione dei redditi concordati per tali periodi d’imposta, in sede di dichiarazione dei redditi relativi ai periodi di efficacia del nuovo istituto (modelli REDDITI 2025 e 2026), secondo quanto previsto dagli articoli da 15 a 17 del DLgs. 13/2024.
I redditi e il valore della produzione netta proposti dall’Agenzia delle Entrate per i citati periodi di imposta saranno indicati, separatamente per il 2024 e il 2025, nei righi da P06 a P09; tali importi, per espressa disposizione normativa, non potranno in ogni caso essere inferiori a 2.000 euro.
Il quadro P del modello CPB 2024/2025 si conclude con la casella collocata all’interno del rigo P10, che dovrà essere barrata per rendere efficace l’accettazione della proposta di concordato preventivo biennale per i periodi d’imposta 2024 e 2025.