9 dicembre 2025 – Tracciabilità delle spese di trasferta anche con annotazione in fattura

Assonime, nella circolare 26/2025, analizza le regole sulla tracciabilità dei pagamenti per spese di trasferta e rappresentanza, evidenziando le ricadute sulla deducibilità dei costi. Ricorda che per le spese di rappresentanza la tracciabilità è richiesta anche quando sostenute all’estero, e invita il legislatore a limitarla alle spese effettuate in Italia.
Per le spese di trasferta, il punto centrale riguarda i rimborsi ai lavoratori autonomi: dal 18 giugno 2025, tali costi sono deducibili solo se pagati con strumenti tracciabili, in base al nuovo art. 109, comma 5-ter, TUIR. Tuttavia Assonime segnala incertezze sulla decorrenza, poiché un obbligo simile era già presente nella normativa precedente e chiede chiarimenti ufficiali.
Sui mezzi di pagamento validi, vengono confermate carte, bonifici, assegni e anche app come Satispay, PayPal, Apple Pay o Google Pay, purché consentano di identificare l’autore del pagamento. Se necessario, la tracciabilità può essere provata tramite estratti conto o ricevute dell’app. Assonime auspica inoltre che resti valida la possibilità di attestare il pagamento tracciabile direttamente in fattura.