18 novembre 2025 – Limite al contante 2026, verso nuove regole: tetto a 10mila euro con tassa fissa extra da 500 euro

Tra gli emendamenti alla Manovra 2026 è stata proposta una misura che consentirebbe di usare contanti fino a 10.000 euro, ma introducendo una tassa fissa di 500 euro per ogni pagamento in cash compreso tra 5.001 e 10.000 euro.
L’obiettivo è avvicinare l’Italia al limite europeo dei 10.000 euro, pur mantenendo un forte deterrente per i pagamenti in contanti di importo elevato, così da favorire comunque l’uso di strumenti tracciabili.
Oggi in Italia il limite all’uso del contante è 5.000 euro. La proposta non eliminerebbe questo tetto, ma creerebbe una “fascia consentita ma tassata” fra 5.001 e 10.000 euro: pagamenti oltre i 5.000 euro sarebbero ammessi solo se accompagnati dal versamento dell’imposta speciale.
La tassa sarebbe sempre di 500 euro, indipendentemente dall’importo pagato: lo stesso costo scatterebbe per un pagamento da 5.200 euro come per uno da 9.800 euro.
L’imposta graverebbe su chi effettua il pagamento e dovrebbe risultare dalla documentazione (fattura o ricevuta). Resterebbero comunque validi tutti gli obblighi antiriciclaggio, incluso il divieto di frazionare artificiosamente i pagamenti per evitare la tassa.
Gli esempi mostrano che l’onere è particolarmente rilevante quando l’importo supera di poco i 5.000 euro, con rincari che possono arrivare al 10% del valore della spesa.
Per i cittadini, la misura offrirebbe maggiore libertà ma a un costo spesso elevato; per imprese e professionisti comporterebbe nuovi adempimenti organizzativi e di controllo.
La proposta è ancora in discussione e potrebbe essere modificata o eliminata: solo il testo finale della legge di bilancio chiarirà se diventerà effettiva.