Nelle prossime settimane approderà al Consiglio dei Ministri una nuova legge delega in materia di costruzioni e urbanistica, con l’obiettivo di razionalizzare i regimi amministrativi edilizi e urbanistici e riordinare i titoli abitativi.
Uno degli interventi più attesi riguarda le irregolarità edilizie anteriori al 1967, che potranno essere sanate in modo più semplice. Si intende infatti superare il principio della “doppia conformità” – che oggi richiede il rispetto delle regole sia al momento della costruzione sia alla data della sanatoria – sostituendolo con l’obbligo di garantire la messa in sicurezza dell’immobile.
Per ridurre i tempi e la burocrazia, la riforma punta a potenziare l’istituto del silenzio-assenso: se l’amministrazione non risponde entro i termini previsti, l’approvazione si considera concessa. Sono previste anche autocertificazioni e asseverazioni da parte dei tecnici abilitati.
Il disegno di legge delega prevede inoltre una riscrittura delle regole per Cila, Scia e permesso di costruire, con l’obiettivo di chiarire in quali casi è richiesto un titolo edilizio e in quali invece l’opera rientra nell’edilizia libera (es. tende, pannelli).
Non saranno concesse agevolazioni fiscali per lavori abusivi. Tuttavia, sarà possibile regolarizzare piccole difformità, che una volta sanate permetteranno di accedere agli incentivi. È prevista anche una revisione di multe e obblighi di demolizione, rendendoli più proporzionali alla gravità dell’abuso.
Infine, la riforma introduce lo sportello unico per la gestione delle pratiche edilizie, con l’obiettivo di semplificare e velocizzare il rapporto tra cittadini, professionisti e pubblica amministrazione.