Con l’avvicinarsi della fine dell’anno, è tempo di verificare gli ultimi pagamenti utili per beneficiare delle detrazioni fiscali relative al periodo d’imposta 2025.
Ricordiamo che vale il principio di cassa, secondo cui la detrazione spetta in base alla data del pagamento. È quindi fondamentale prestare attenzione alle modalità con cui vengono effettuate le spese, poiché anche errori formali possono compromettere il diritto al beneficio.
Dal 2025 cambiano le percentuali di detrazione previste per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio (art. 16-bis del TUIR).
In particolare: la detrazione del 50% spetta solo per gli interventi di manutenzione straordinaria o ristrutturazione eseguiti su abitazioni principali e sostenuti dal proprietario (o titolare di diritto reale); se i lavori sono effettuati da un soggetto diverso dal proprietario (ad esempio il coniuge convivente), la detrazione si riduce al 36% fino al 31 dicembre 2025, per poi scendere al 30% dal 2026.
Un aspetto pratico riguarda i bonifici eseguiti da conti cointestati. In base ai chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate (Circolare n. 19/E del 2020), la detrazione spetta al soggetto che risulta aver sostenuto la spesa, a prescindere dalla contitolarità del conto. Pertanto, se il bonifico e la fattura riportano il nome e il codice fiscale del proprietario dell’immobile, sarà lui a poter beneficiare integralmente della detrazione del 50%.