6 novembre 2025 – Giustizia tributaria più veloce: ecco come funziona la “semplificata” dell’art. 47-ter

La decisione semplificata in sede cautelare, introdotta dall’art. 47-ter del D.Lgs. 220/2023 (in vigore dal 4 gennaio 2024), consente alla Corte di giustizia tributaria di definire il giudizio già nella fase cautelare, quando il ricorso è manifestamente fondato, infondato, inammissibile o improcedibile.
Lo strumento mira a velocizzare i procedimenti nei casi di immediata evidenza, permettendo una sentenza anticipata con motivazione sintetica, purché restino garantiti il contraddittorio e la chiarezza delle ragioni della decisione.
È utilizzabile solo per controversie “cristalline”, ad esempio in presenza di vizi procedurali evidenti, termini di decadenza ormai spirati o giurisprudenza consolidata perfettamente applicabile al caso concreto.
Se invece la questione presenta elementi controversi, necessità di approfondimenti o precedenti non sovrapponibili, la “via breve” non è ammissibile: il giudice deve rinviare il merito.
Secondo un report del MEF (gennaio 2024 – marzo 2025), si contano circa 2.300 pronunce in applicazione dell’istituto. Tuttavia, dottrina e giurisprudenza richiamano prudenza: la decisione semplificata accelera solo i casi davvero evidenti; se usata impropriamente, rischia di limitare il contraddittorio e di essere censurata in appello.