5 giugno 2024 – Modello 730/2024: detrazione delle spese di trasporto pubblico

Tra le varie voci di spesa del Modello 730/2024 per cui è possibile chiedere la detrazione IRPEF, vi sono anche quelle relative alle spese di trasporto pubblico.
È possibile usufruire delle suddette detrazioni se, nel 2023, si sono sostenute spese per l’attivazione di abbonamenti per l’utilizzo di mezzi pubblici locali, regionali e interregionali, che consentono di effettuare un numero illimitato di viaggi, su più giorni, su un determinato percorso o sull’intera rete, in un periodo di tempo specificato.
Tra gli abbonamenti detraibili rientrano quelli annuali, mensili e settimanali per l’utilizzo di autobus, tram, metro e treno, anche nel caso di spostamento tra diverse regioni.
Al contrario, non possono essere portati in detrazione i biglietti: orari e giornalieri; a tempo (es: durata a 36, 48, 72 ore); le c.d. “carte di trasporto integrate”, vale a dire quei titoli che offrono un pacchetto unico di servizi (es: trasporti + accesso a musei/eventi culturali).
L’importo massimo che può essere portato in detrazione è 250 euro, e viene recuperato nella misura del 19% ovvero un rimborso Irpef massimo di 47,50 euro.
Nel Modello 730/2024 è possibile riportare anche le spese sostenute da familiari a carico per l’acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico.
Il suddetto limite di spesa detraibile è, però, da considerarsi complessivo e cumulativo anche per la detrazione riconosciuta a questi ultimi.
Resta pertanto indetraibile la quota che eccede il limite di 250 euro.
Si ricorda che, a partire dal 2024, sarà possibile trovare i dati relativi alle spese detraibili già nel modello 730 precompilato, sempreché gli enti che gestiscono i servizi di trasporto pubblico abbiano trasmesso le informazioni necessarie all’Agenzia delle Entrate (adempimento facoltativo).
Nel caso in cui non dovessero essere già precaricati, sarà necessario compilare, al fine della detrazione, il rigo da E8 a E10 della Sezione I del Modello 730/2024, utilizzando il Codice 40 – “Spese sostenute per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale”.
Particolare attenzione va posta nei confronti di chi ha usufruito anche del bonus trasporti di 60 euro per l’utilizzo dei mezzi pubblici. La detrazione dell’abbonamento potrà essere cumulata con il bonus trasporti, ma solo per la parte di spesa eccedente, rimasta effettivamente a carico del soggetto.
Per individuare le spese ammesse in detrazione fiscale sarà necessario utilizzare il criterio di cassa, pertanto, la detrazione spetterà per la spesa effettivamente sostenuta nel corso dell’anno 2023, indipendentemente dal periodo di validità dello stesso.
Così come per la generalità delle spese, per ottenere la detrazione, il pagamento deve essere stato effettuato mediante sistemi tracciabili, appositamente comprovato attraverso: il titolo di viaggio (che deve riportare data di inizio e di scadenza); la ricevuta di pagamento dell’abbonamento, che attesti la tracciabilità del pagamento.
Non possono essere indicate le spese sostenute nel 2023 che nello stesso anno sono state rimborsate dal datore di lavoro in sostituzione delle retribuzioni premiali e indicate nella Certificazione Unica.
La detrazione spetta comunque sulla parte di spesa non rimborsata.