La Legge di Bilancio 2026 prorogherà anche per il prossimo anno le maggiorazioni sull’imposta di soggiorno già introdotte nel 2024, per rafforzare le entrate dei Comuni turistici e destinarne una parte a finalità sociali.
Le amministrazioni locali potranno quindi continuare nel 2026 ad applicare gli incrementi previsti, mantenendo l’attuale sistema di ripartizione del gettito: 70% delle somme aggiuntive resta ai Comuni, per interventi su turismo, manutenzione urbana e promozione culturale; 30% confluisce nei fondi nazionali per disabilità e minori, a sostegno dell’inclusione e delle politiche sociali.
Entro il 30 aprile 2026, un decreto del Ministero dell’Economia definirà i criteri di calcolo del maggior gettito, le modalità di compensazione tra Stato e Comuni e la ripartizione delle risorse destinate ai fondi sociali.
La proroga garantisce continuità finanziaria agli enti locali, ma rappresenta anche una fase transitoria in attesa di una riforma organica dell’imposta di soggiorno, volta a creare regole più uniformi e trasparenti a livello nazionale.