28 ottobre 2025 – Definizioni agevolate locali: più autonomia per Regioni e Comuni nel Ddl Bilancio 2026

Il disegno di legge di bilancio 2026 punta a dare maggiore autonomia a Regioni e Comuni, permettendo loro di introdurre, con proprie leggi o regolamenti, forme di definizione agevolata per i tributi locali — soprattutto per quelli di più difficile riscossione.
In concreto, gli enti locali potranno decidere di ridurre o cancellare sanzioni e interessi su imposte e tasse di loro competenza, offrendo così ai contribuenti la possibilità di regolarizzare la propria posizione in modo più vantaggioso.
Per aderire alla definizione, il pagamento dovrà essere effettuato entro il termine fissato da ciascun ente, che non potrà essere inferiore a 60 giorni dalla pubblicazione del provvedimento sul sito istituzionale.
Le nuove regole potranno riguardare tutti o solo alcuni tributi locali, ma anche altre entrate patrimoniali, come ad esempio le sanzioni del Codice della Strada o il canone unico patrimoniale.
Restano invece escluse l’IRAP, le addizionali e le compartecipazioni ai tributi erariali.
Un aspetto importante è che i Comuni e le Regioni potranno introdurre proprie definizioni agevolate anche se l’attività di riscossione è affidata a concessionari esterni, mantenendo quindi piena libertà di scelta.
Inoltre, se a livello statale saranno previste definizioni agevolate per i tributi erariali — come la “rottamazione quinquies” contenuta nello stesso Ddl — gli enti locali potranno estendere misure analoghe anche ai propri tributi.
Le definizioni potranno riguardare anche tributi già oggetto di accertamento o contenzioso, e dovranno essere gestibili tramite strumenti digitali.
Ogni ente, infine, dovrà valutare attentamente le proprie condizioni economiche e finanziarie, per assicurare che le agevolazioni contribuiscano effettivamente a migliorare la riscossione e non a comprometterne gli equilibri.