È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (GU Serie Generale n. 116 del 20-05-2024) il decreto 22 dicembre 2023 del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica (MASE), recante i criteri e le modalità d’applicazione e di fruizione di un contributo riconosciuto alle imprese, al fine di sostenere ed incentivare le imprese produttrici di prodotti alternativi a quelli in plastica monouso.
Nello specifico, il suddetto decreto disciplina le modalità d’assegnazione delle risorse di cui all’articolo 4, comma 8, del D. Lgs. n. 196/2021, definendo le procedure volte all’attuazione delle misure di sostegno alle imprese produttrici di prodotti in plastica monouso di cui all’allegato, parte A, del medesimo decreto legislativo, ai fini della modifica dei loro cicli produttivi e della riprogettazione di componenti, macchine e strumenti di controllo verso la produzione di prodotti riutilizzabili o alternativi. A tali fini, sono destinate risorse pari a 30 milioni di euro.
Come specifica il decreto del MASE in esame, possono presentare domanda d’agevolazione, le imprese produttrici di prodotti in plastica monouso di cui all’allegato, parte A, del D. Lgs. n. 196/2021 che intendono realizzare la modifica dei loro cicli produttivi e la riprogettazione di componenti, macchine e strumenti di controllo verso la produzione di prodotti riutilizzabili o alternativi. Tali imprese, alla data di presentazione della domanda, dovranno essere in possesso dei seguenti requisiti: essere attive, regolarmente costituite ed iscritte al Registro delle imprese; risultare in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori, nonché a quelli relativi alla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro; non essere destinatarie di sanzioni interdittive o trovarsi in altre condizioni previste dalla legge come causa d’incapacità a beneficiare di agevolazioni finanziarie pubbliche o comunque a ciò ostative; non sussistere nei loro confronti le cause di divieto, decadenza o sospensione; essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali.
In relazione alle spese ammesse alle agevolazioni in questione, sono tali quelle strettamente funzionali agli interventi sopra descritti, sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda e relative a: servizi di progettazione finalizzati alla modifica del ciclo produttivo e alla riprogettazione di componenti, macchine e strumenti di controllo verso la produzione di prodotti riutilizzabili o alternativi ai prodotti in plastica monouso, di cui all’allegato, parte A, del D. Lgs. n. 196/2021; acquisto di macchinari, impianti, attrezzature e componenti, nonché dei programmi informatici e delle licenze correlati al loro utilizzo.
Queste ultime spese, sono ammissibili all’agevolazione anche per l’acquisto dei beni usati, a condizione che l’acquisto avvenga presso rivenditori autorizzati in grado di rilasciare le necessarie garanzie di funzionalità e sicurezza. I medesimi rivenditori devono certificare all’acquirente che i beni usati non sono stati oggetto di agevolazioni pubbliche.
Le agevolazioni in commento sono concesse ai sensi del regolamento «de minimis» in forma di contributo a fondo perduto, nelle seguenti misure: per le spese relative a servizi di progettazione finalizzati alla modifica del ciclo produttivo e alla riprogettazione di componenti, macchine e strumenti di controllo verso la produzione di prodotti riutilizzabili o alternativi ai prodotti in plastica monouso, del 40% del loro ammontare; per le spese relative all’acquisto di macchinari, impianti, attrezzature e componenti, dei programmi informatici e delle licenze correlati al loro utilizzo, dell’80% del loro ammontare.
Il decreto del MASE precisa che, nel caso in cui l’importo complessivo delle agevolazioni concedibili sia superiore all’ammontare della dotazione finanziaria prevista, il Ministero procederà al riparto delle risorse disponibili in proporzione all’importo dell’agevolazione spettante a ciascun soggetto proponente.
Tutte le istanze ammissibili all’agevolazione concorrono al riparto, senza alcuna priorità connessa al momento della loro presentazione.
Le agevolazioni sono alternative e non cumulabili, in relazione a medesime voci di spesa, con ogni altra agevolazione prevista da normativa europea, nazionale o regionale.
Ai fini dell’accesso alle agevolazioni, il soggetto proponente presenterà al Ministero apposita domanda, esclusivamente tramite la procedura informatica, resa accessibile dal sito istituzionale del Ministero (www.mase.gov.it).
I termini di presentazione della domanda e la documentazione da fornire a corredo della stessa, saranno pubblicati nella sezione news del suddetto sito.
Ciascun soggetto proponente potrà presentare una sola domanda d’ammissione alle agevolazioni che è riservata al rappresentante legale del soggetto proponente, così come risultante dal certificato camerale del medesimo, ovvero ad altro soggetto delegato al quale è stato conferito specifico potere di rappresentanza per la compilazione.
Il decreto precisa che, il soggetto proponente, ai fini dell’accesso alle agevolazioni, sarà tenuto a trasmettere la seguente documentazione: domanda d’accesso alle agevolazioni; descrizione dell’intervento finalizzato alla modifica del ciclo produttivo ed alla riprogettazione di componenti, macchine e strumenti di controllo verso la produzione di prodotti riutilizzabili o alternativi ai prodotti in plastica monouso, con indicazione dettagliata delle spese previste, distinte per le tipologie indicate in precedenza; esclusivamente per le domande d’agevolazione superiori a 150.000,00 euro, dichiarazioni dei dati necessari per la richiesta delle informazioni antimafia per i soggetti sottoposti alla verifica di cui all’articolo 85 del D. Lgs. n. 159/2011.