22 ottobre 2025 – I dividendi perdono l’imponibile ridotto al 5%

Il disegno di legge di bilancio 2026 prevede una profonda revisione del regime di tassazione dei dividendi per le società, segnando il superamento dell’attuale sistema – in vigore dal 2004 – che limita l’imponibilità al 5% degli utili percepiti.
In base alla nuova impostazione, la parziale esenzione resterà applicabile solo se il socio detiene almeno il 10% del capitale della società che distribuisce gli utili. La soglia potrà essere raggiunta anche considerando le partecipazioni indirette, tenendo conto dell’effetto demoltiplicativo lungo la catena di controllo. La regola varrà anche per i dividendi provenienti da partecipazioni estere.
Per contro, i dividendi derivanti da partecipazioni “sotto soglia” saranno integralmente imponibili, sia per le società di capitali sia per le società di persone, in base al principio di derivazione dal bilancio. Rimane invariato, invece, il trattamento fiscale per le persone fisiche.
Come già accaduto in passato (ad esempio con la riforma del 2017 per le persone fisiche), la data rilevante sarà quella della delibera di distribuzione e non quella del pagamento effettivo dei dividendi, con possibili controlli dell’Agenzia delle Entrate in caso di delibere considerate simulate o di pagamenti dilazionati in modo anomalo.