Il Ministero delle Imprese e del made in Italy (MIMIT), con un comunicato pubblicato sul proprio sito, ha annunciato che da ieri, 15 maggio 2024, è possibile consultare on line l’Albo dei certificatori delle attività di ricerca, sviluppo e innovazione (R&S&I) ed è operativa la piattaforma per l’accesso alla procedura di richiesta della certificazione.
Si ricorda che l’art. 23 comma 2 del DL 73/2022 ha previsto che le imprese possano richiedere una certificazione che attesti la qualificazione degli investimenti (effettuati o da effettuare), ai fini della loro classificazione tra le attività ammissibili al credito d’imposta ricerca, sviluppo e innovazione ex art. 1 commi 200-202 della L. 160/2019 (applicabile dal 2020) e al credito d’imposta ricerca e sviluppo ex art. 3 del DL 145/2013 (applicabile fino al 2019).
Analoga certificazione può essere richiesta per l’attestazione della qualificazione delle attività di innovazione tecnologica finalizzate al raggiungimento di obiettivi di innovazione digitale 4.0 e di transizione ecologica ai fini dell’applicazione della maggiorazione dell’aliquota del credito d’imposta prevista dall’art. 1 commi 203, 203-quinquies e 203-sexies della L. 160/2019. La certificazione potrà essere richiesta, inoltre, ai fini della fruizione del credito d’imposta R&S nel settore della microelettronica (cfr. art. 5 comma 4 del DL 104/2023).
A tal fine, con il DPCM 15 settembre 2023 e con il DM 21 febbraio 2024 sono state definite le disposizioni attuative e le regole di funzionamento della procedura di certificazione.
In particolare, è previsto che la certificazione possa essere rilasciata esclusivamente dai soggetti iscritti all’Albo dei certificatori, istituito dall’art. 2 del DPCM 15 settembre 2023.
Il MIMIT, con decreto direttoriale del 15 maggio 2024, ha quindi provveduto a disporre l’iscrizione all’Albo dei certificatori dei soggetti indicati nell’Allegato 1 del predetto decreto, selezionando gli idonei tra le domande pervenute al 30 aprile 2024. Tramite la consultazione dell’Albo, le imprese possono conoscere, per ogni certificatore, il titolo di laurea, i settori e gli ambiti di competenza dichiarati e il recapito professionale. Ad oggi, i soggetti iscritti, tra professionisti, imprese, università e centri di ricerca, sono più di 300.
Per i soggetti in possesso dei requisiti per l’iscrizione all’Albo, che non abbiano ancora provveduto a inviare la relativa domanda, c’è comunque tempo fino al prossimo 21 agosto. Per il 2024, primo anno di funzionamento dell’Albo, le domande di iscrizione possono infatti essere presentate dal 21 febbraio 2024 e per un semestre.
Risulta inoltre operativa, da ieri, la piattaforma informatica mediante la quale le imprese che hanno effettuato o intendano effettuare investimenti nei campi della ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica possono inoltrare la richiesta di accesso alla procedura di certificazione.
Le imprese che intendano avvalersi della procedura di certificazione devono farne preventiva richiesta al MIMIT, tramite la piattaforma informatica (disponibile al link https://certificazionicreditors.mimit.gov.it/), secondo le modalità definite dall’art. 7 del DM 21 febbraio 2024. Si ricorda che la certificazione può essere richiesta a condizione che le violazioni relative all’utilizzo dei crediti d’imposta R&S&I non siano già state constatate con processo verbale o contestate con atto impositivo (cfr. art. 3 del DPCM 15 settembre 2023).
A tal fine, l’impresa deve accedere alla procedura informatica tramite SPID o CIE (o altra modalità indicata nella procedura), compilare la domanda e la scheda progetto e selezionare il soggetto certificatore tra quelli iscritti all’Albo. È necessario, inoltre, caricare la dichiarazione di accettazione dell’incarico da parte del certificatore e versare l’importo di 252 euro a titolo di diritti di segreteria.
A conferma del buon esito delle operazioni di caricamento e trasmissione del modulo di domanda, è previsto che la procedura informatica rilasci un’attestazione di avvenuta protocollazione.
Come annunciato ieri dal MIMIT, dal 5 giugno 2024, attraverso lo stesso portale, sarà possibile per i certificatori provvedere al caricamento delle certificazioni rilasciate alle imprese.
Secondo quanto previsto dall’art. 4 del DPCM 15 settembre 2023, infatti, il certificatore, entro 15 giorni dal rilascio all’impresa, comprovato da idonea documentazione, deve trasmettere la certificazione al Ministero, dandone contestualmente notizia all’impresa.
Entro la fine di maggio, secondo quanto comunicato ieri dal Ministero, saranno resi disponibili i modelli di certificazione da utilizzare nonché le Linee guida cui il certificatore è tenuto a uniformarsi per il rilascio della certificazione.