15 settembre 2023 – Spese scolastiche detraibili con pagamento tracciabile

Con l’inizio delle attività didattiche, vale la pena ricordare le detrazioni che spettano per le spese sostenute a fronte delle attività scolastiche ed extrascolastiche.
Danno diritto a una detrazione IRPEF al 19% le spese per la frequenza di scuole dell’infanzia (scuole materne), scuole primarie e scuole secondarie di primo grado (scuole elementari e medie) e scuole secondarie di secondo grado (scuole superiori), siano queste scuole pubbliche o istituti paritari privati. Rientrano nel novero delle spese ammesse alla detrazione le tasse scolastiche, le spese per la mensa scolastica, i servizi scolastici integrativi (come il pre scuola), le gite scolastiche, l’assicurazione, i corsi facoltativi fuori dall’orario scolastico, ecc. La detrazione per le spese di frequenza scolastica si applica su un importo annuo massimo di 800 euro per studente, da ripartire tra gli aventi diritto.
In ambito extrascolastico, spetta una detrazione IRPEF al 19% per le spese, per un importo non superiore a 210 euro, sostenute per la pratica sportiva dilettantistica dei ragazzi tra i 5 e i 18 anni, in relazione all’iscrizione annuale e all’abbonamento ad associazioni sportive, palestre, piscine e altre strutture e impianti sportivi.
È poi prevista una detrazione IRPEF al 19% per le spese per l’iscrizione annuale e l’abbonamento di ragazzi tra i 5 e i 18 anni a conservatori di musica, istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM), scuole di musica iscritte nei registri regionali nonché cori, bande e scuole di musica riconosciuti da una Pubblica Amministrazione, per lo studio e la pratica della musica. La detrazione compete solo se il reddito complessivo del contribuente non supera i 36.000 euro, e comunque entro il limite di spesa di 1.000 euro per ciascun ragazzo.
In riferimento ai figli di età inferiore, le spese sostenute dai genitori per il pagamento delle rette di frequenza degli asili nido (pubblici o privati) danno diritto ad una detrazione IRPEF al 19%. La detrazione spetta per un importo massimo di spese pari a 632 euro per ciascun figlio, e va divisa tra i genitori sulla base dell’onere da ciascuno sostenuto.
Infine, danno diritto a una detrazione IRPEF del 19% anche le spese per la frequenza di corsi di istruzione universitaria (compresi, tra l’altro, i corsi universitari di specializzazione, i corsi di perfezionamento, i master universitari e i corsi di dottorato di ricerca). Tale detrazione compete per le spese di frequenza ad università statali, ma anche non statali. Peraltro, anche i canoni di locazione sostenuti dagli studenti universitari fuori sede danno diritto ad una detrazione IRPEF del 19%.
Per la fruizione di tutte le detrazioni IRPEF al 19% è necessario che i relativi pagamenti siano effettuati con mezzi “tracciabili” (versamento bancario o postale o altri sistemi di pagamento ex art. 23 del DLgs. 241/97, come carte di debito e prepagate, assegni bancari e circolari).