15 dicembre 2025 – Interessi legali 2026, il tasso scende all’1,6%: cosa cambia per contribuenti

Con il decreto del MEF del 10 dicembre 2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 13 dicembre, è stato fissato all’1,60% annuo il tasso di interesse legale applicabile dal 1° gennaio 2026, in diminuzione rispetto al 2% in vigore nel 2025. L’aggiornamento avviene nell’ambito della revisione annuale prevista dall’art. 1284 c.c., che consente l’adeguamento del tasso in funzione dell’andamento dei titoli di Stato e dell’inflazione.
La riduzione del tasso legale assume particolare rilievo in ambito fiscale, soprattutto ai fini del ravvedimento operoso. In caso di regolarizzazione spontanea di tributi non versati o versati in misura insufficiente, il contribuente è tenuto a corrispondere l’imposta dovuta, la sanzione ridotta in base al tempo di ritardo e gli interessi legali calcolati giorno per giorno. Dal 2026, tali interessi risulteranno più contenuti; per i ravvedimenti relativi a scadenze del 2025 effettuati nel 2026, sarà necessario applicare il tasso del 2% fino al 31 dicembre 2025 e quello dell’1,6% per il periodo successivo.
Il nuovo tasso incide anche su altri ambiti rilevanti, come il calcolo del valore dell’usufrutto, delle rendite e delle pensioni vitalizie ai fini dell’imposta di registro e delle imposte sulle successioni e donazioni, nonché su numerosi rapporti contrattuali, tra cui interessi su depositi cauzionali, conti correnti e specifiche fattispecie di mutuo.
In sintesi, la riduzione del tasso di interesse legale per il 2026 comporta effetti trasversali, con un impatto generalmente favorevole sui costi finanziari e fiscali a carico di contribuenti e operatori economici.