11 aprile 2024 – Trasmissione dei dati POS al Fisco: le omissioni costano fino a 21.000 euro di sanzione

L’art. 7, comma 5 del D.L. n. 39/2024 introduce una nuova sanzione irrogabile per ciascuna violazione collegata all’invio dell’importo complessivo delle transazioni giornaliere effettuate mediante apparecchi POS, ai fini della fruizione del credito d’imposta.
Si prevede l’introduzione di un nuovo comma 1-ter dell’art 10 del Dlgs 471/97 in base al quale, il regime sanzionatorio previsto al primo comma dello stesso articolo si applica agli operatori che violano gli obblighi di trasmissione dei dati dei pagamenti elettronici.
Essi, con l’invio, adempiono a quanto prescritto all’art 22 del DL n 124/2019, che riconosce un credito d’imposta pari al 30% delle commissioni addebitate per le transazioni in relazione ai pagamenti elettronici ricevuti da privati.
La disposizione prevede l’irrogazione di una sanzione da 2.000 a 21.000 euro per ciascuna violazione degli obblighi di trasmissione, senza che sia possibile beneficiare della riduzione da concorso di violazioni e della continuazione, e con riduzione alla metà se l’invio avviene entro i quindici giorni successivi.
L’irrogazione di una sanzione il cui importo è particolarmente elevato (senza poter beneficiare delle predette riduzioni) è agevolmente spiegabile. Si tratta, infatti, di dati la cui conoscenza è fondamentale per il Fisco ai fini delle attività di verifica.
L’importo complessivo delle transazioni giornaliere effettuate con strumenti di pagamento elettronici costituisce la base per la predisposizione delle lettere di compliance inviate ai contribuenti. Infatti, i dati dei POS (trasmessi periodicamente dai commercianti) vengono incrociati con i corrispettivi telematici.
La trasmissione in esame è poi fondamentale per beneficiare correttamente del relativo credito di imposta.
In particolare, l’art. 22, comma 5 del D.L. n. 124/2019 obbliga gli operatori, che mettono a disposizione degli esercenti i sistemi di pagamento POS, di trasmettere telematicamente all’Agenzia delle Entrate non solo i dati identificati del POS, ma anche l’importo complessivo delle transazioni giornaliere effettuate tramite i predetti strumenti.
Il Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate n. 253155/2022 ha indicato le informazioni, le modalità e i termini di trasmissione. Il provvedimento direttoriale è stato successivamente integrato dall’atto n. 340401 del 2 settembre 2022.
In particolare, oltre al totale giornaliero, è necessario inviare, entro il terzo giorno lavorativo successivo alla data di contabilizzazione della transazione, le tipologie di operazioni, differenziando i pagamenti e gli storni, l’importo complessivo e il numero giornaliero delle transazioni elettroniche effettuate dall’esercente.